Le cultivar tradizionali in Italia sono in via di estinzione...

29.12.2020

La Biodiversità (l´insieme di ambienti naturali e di specie viventi, come animali e vegetali che popolano la biosfera) si sta progressivamente riducendo a una velocità preoccupante. 

In un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi al ritmo di una ogni sei ore.

L´agrobiodiversità è essenzialmente legata agli agroecosistemi (ecosistemi naturali modificati dall´uomo, al fine di renderli produttivi attraverso l´agricoltura).

La forte spinta delle coltivazioni intensive, in Italia ha portato al rischio di estinzione oltre 1500 varietà di frutta.

La FAO, ha stimato che tra il 1900 e il 2000 sia andato perduto il 75% della diversità delle colture. A perdere di più la propria varietà troviamo frutti quali albicocco, ciliegio, pesco, pero, mandorlo e susino che hanno registrato una perdita di varietà del 75%, con punte massime per albicocco e pero, dal tasso di sopravvivenza varietale di appena il 12%[1].

In questo senso salvare la biodiversità, significa salvare un patrimonio genetico, economico, sociale e culturale di straordinario valore, fatto di eredità contadine e artigiane non sempre scritte ma ricche e complesse. 


La scomparsa di varietà o di razze, significa rinunciare ai sapori autentici legati al territorio e alla cultura dell´uomo che ha saputo selezionare nel tempo questo variegato insieme di sapori e saperi.

Le varietà di piante da frutto coltivate in passato erano molto numerose, la presenza di alberi da frutto negli orti, nei poderi era frequente. Queste varietà venivano indicate con nomi affascinanti, legati al territorio, sinonimi di famose varietà già note e coltivate altrove.

Attualmente negli agro-ecosistemi, l'erosione della biodiversità è molto accentuata, tanto che la coltivazione si è ridotta a un numero esiguo di specie con una base genetica molto ristretta.

La semplificazione biologica dei sistemi produttivi deriva da un approccio culturale dall'abitudine a pensare in termini di monocolture, cancellando la percezione della diversità


[1] Commissione FAO sulle risorse genetiche per l'alimentazione e l'agricoltura. Rapporto: Lo stato del mondo. Biodiversità per l'alimentazione e l'agricoltura, 2019

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