Finalmente è uscito il Quaderno della biodiversità fruttifera Vol. I

Nell'autunno del 2019 venni contattato, nella mia veste di Presidente del Consorzio BIM Taloro, dal Professor Roberto Scotti e dalla d.ssa Anna Lisa Cuccui del NFS (NuoroForestrySchool).
Essi avanzarono una proposta di studio ecologico - ambientale sugli habitat di agro biodiversità vegetali che interessava il territorio dei 13 comuni del BIM.
Lo scopo che lo studio si prefiggeva era la conservazione e la tutela delle vecchie varietà di fruttiferi variamente presenti in tutto il territorio del Consorzio.
Ho valutato con immediato interesse le ragioni della proposta che hanno risvegliato in me, che per ragioni professionali ho dovuto cimentarmi in studi botanici, la passione per tutto il mondo vegetale.
Ho ripensato alla lettura di una bella relazione del Dott. Umberto Marchi, ottico olzaese con una grande passione per il mondo vegetale, pubblicata a fine 'Ottocento nel Bollettino dell'agricoltura sarda.
Parlava della storia dell'agricoltura a Olzai.
Il paese vantava all'epoca una notevole produzione di frutta che veniva commercializzata in tutto il territorio circostante.
Si parlava delle "rinomate pesche di Olzai", vendute non solo nei paesi limitrofi, ma anche nei mercati del capoluogo barbaricino. Venivano coltivati, soprattutto nel centro abitato, agrumi mandorli, peri, pesche, meli, ciliegi, noci, susini.
Per queste ragioni, e non solo, era forte la curiosità di conoscere quali fossero le varietà fruttifere ancora presenti.
Molti appassionati di mia conoscenza, con spiccate attitudini verso la biodiversità, proponevano, anche se solo in termini amatoriali, iniziative di valorizzazione delle varietà fruttifere.
A Olzai, per esempio, da questa passione è nato uno dei primi Comitati per la Biodiversità che, tra le tante cose, ha condotto una ricerca su tutte le vecchie varietà di peri conclusa con una prima interessate pubblicazione fotografica. Nella proposta di NFS (NuoroForestrySchool) ho subito intravisto la possibilità di supportare e affiancare queste iniziative investendole di un livello accademico con lo scopo non solo di catalogare ma di individuare, recuperare e conservare le specie fruttifere presenti nel territorio utilizzando e applicando criteri tecnico scientifici.
Operare quindi in modo più sistemico per raggiungere l'obiettivo di salvaguardare e conservare in modo razionale questa grande ricchezza varietale.
Il sottoscritto, il Direttivo e l'Assemblea del Bim unanimemente hanno ritenuto importante questa indagine che rientra pienamente nelle competenze e nella mission del Consorzio. La proposta progettuale suggellata e finanziata dall'intesa del luglio 2020, ha prodotto questo primo e interessante volume.
Francesco Noli
Già presidente BIM Taloro